Riportiamo volentieri un contributo del nostro amico Luigino Bruni, pubblicato su Avvenire dell'otto dicembre scorso, relativo alla necessità di una nuova alleanza tra mercato e reciprocità, all'insegna del dono. "All’origine delle civiltà, il dono e lo scambio interessato erano indistinguibili.
Si donava come via allo scambio, che un giorno divenne il mercato.
Questo dato antropologico ci dice molto anche sul nesso inverso: ci
svela che nel mercato esiste e resiste molto dono. Se
così non fosse, ben poca e triste cosa sarebbe recarsi per decenni ogni
mattina al lavoro, per chi ha il “dono” del lavoro, o donare i nostri
anni migliori in una fabbrica o in un uffici; ben triste e poca cosa
sarebbero i nostri progetti e sogni lavorativi, troppo poveri i nostri
rapporti di lavoro, troppo poche le ore di vita vera. Lo sappiamo tutti,
lo abbiamo sempre saputo. Ma in questa fase di pensiero economico e
sociale debole e superficiale, dobbiamo ricordarlo a noi stessi, e a
tutti".
L'articolo è reperibile anche sul sito di Economia di Comunione.
martedì 10 dicembre 2013
Per una nuova alleanza tra mercato e reciprocità
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lunedì 25 novembre 2013
Ivan Illich e il movimento dei beni comuni
E' apparso recentemente questo interessante articolo su Ivan Illich nel Blog di David Bollier, uno dei più celebri attivisti americani del movimento "On the Commons" e che è stato recentemente tradotto in Italiano dal sito ComeDonChisciotte.
Ivan Illich rimane un pensatore che non smette di farci riflettere e di appassionarci per la sua lucidissima e penetrante capacità di mettere a nudo gli effetti perversi dello sviluppo.
E in fondo, possiamo dire con lui che "Il bene può essere soltanto un'altra persona. Che cos'altro potrebbe essere?"
Ivan Illich rimane un pensatore che non smette di farci riflettere e di appassionarci per la sua lucidissima e penetrante capacità di mettere a nudo gli effetti perversi dello sviluppo.
E in fondo, possiamo dire con lui che "Il bene può essere soltanto un'altra persona. Che cos'altro potrebbe essere?"
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sabato 16 novembre 2013
la produzione sociale dell'altruismo
Dal 27 al 29 novembre 2013 si terrà a Roma, presso l'Università La Sapienza, Dipartimento di Storia, Culture e Religioni un importante convegno dal titolo "La produzione sociale dell'altruismo: il dono del sangue tra dono, stato e mercato". Il Convegno, organizzato nell'ambito del Dottorato in Etnologia e Etnoantropologia in collaborazione con Avis vede la partecipazione di molti relatori, tra cui Luigino Bruni, Mario Cedrini, Cristina Montesi ecc. Qui potete trovare l'opuscolo con i dettagli di tutte le tre giornate.
domenica 22 settembre 2013
Un dono civile
In questi giorni è stata inaugurata a Loppiano la nuova Scuola di Economia Civile: una iniziativa di grande importanza culturale e scientifica, pensata e realizzata da alcuni dei nostri più cari studiosi del dono e delle sue implicazioni economiche come Stefano Zamagni e Luigino Bruni.
Da tutti noi un carissimo augurio per l'avvio dei corsi istituzionali e specialistici già avviati e dedicati in modo particolare a imprenditori e dirigenti d'azienda disponibili a mettersi in gioco e a diffondere il nostro paradigma economico basato sulla reciprocità, sul bene comune e sulla persona che ne promuove la ricerca con efficienza ed equità.
Sempre in questi giorni un'altra importante protagonista del nostro gruppo Ricercasuldono, la filosofa Elena Pulcini, è intervenuta a Ballarò, riscuotendo un grandissimo successo anche da parte del grande e variegato pubblico televisivo. Per chi non l'avesse vista in diretta qui c'è l'estratto del suo intervento:
Da tutti noi un carissimo augurio per l'avvio dei corsi istituzionali e specialistici già avviati e dedicati in modo particolare a imprenditori e dirigenti d'azienda disponibili a mettersi in gioco e a diffondere il nostro paradigma economico basato sulla reciprocità, sul bene comune e sulla persona che ne promuove la ricerca con efficienza ed equità.
Sempre in questi giorni un'altra importante protagonista del nostro gruppo Ricercasuldono, la filosofa Elena Pulcini, è intervenuta a Ballarò, riscuotendo un grandissimo successo anche da parte del grande e variegato pubblico televisivo. Per chi non l'avesse vista in diretta qui c'è l'estratto del suo intervento:
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mercoledì 17 luglio 2013
Gli italiani e la carità: i risultati di una ricerca svolta dalla Fondazione Casa della Carità
Sono stati di recente presentati a Milano i risultati della ricerca svolta da AstraRicerche per conto della Fondazione Casa della Carità, che integra e aggiorna quella svolta nel 2005.
La ricerca evidenzia elementi contraddittori: se il 53,4% degli italiani si dichiara attivo nell'impegno nel volontariato e nelle donazioni, la restante parte non lo è, per questioni di principio o per ragioni economiche. Il dato più preoccupante emerge però dal fatto che il 53,9% degli italiani mostrerebbe ostilità o indifferenza nei confronti dei temi legati alla carità.
Il "nostro" Roberto Mancini, intervenuto alla presentazione della ricerca, suggerisce a tal proposito di lavorare per una politica democratica che sappia rimuovere la strozzatura che non consente alle numerose esperienze positive presenti nel nostro Paese di influenzare il dibattito e le scelte politiche, e di impegnarsi per creare, partendo dai territori, un senso di appartenenza a una comunità solidale e democratica con cui sconfiggere l'identificazione e l'isolamento causati dalla crisi.
A questo link è possibile trovare la notizia, nonchè scaricare i dati della ricerca e l'intervento di Roberto Mancini.
La ricerca evidenzia elementi contraddittori: se il 53,4% degli italiani si dichiara attivo nell'impegno nel volontariato e nelle donazioni, la restante parte non lo è, per questioni di principio o per ragioni economiche. Il dato più preoccupante emerge però dal fatto che il 53,9% degli italiani mostrerebbe ostilità o indifferenza nei confronti dei temi legati alla carità.
Il "nostro" Roberto Mancini, intervenuto alla presentazione della ricerca, suggerisce a tal proposito di lavorare per una politica democratica che sappia rimuovere la strozzatura che non consente alle numerose esperienze positive presenti nel nostro Paese di influenzare il dibattito e le scelte politiche, e di impegnarsi per creare, partendo dai territori, un senso di appartenenza a una comunità solidale e democratica con cui sconfiggere l'identificazione e l'isolamento causati dalla crisi.
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lunedì 1 luglio 2013
Tempo di beni comuni. Studi interdisciplinari
Il 2 luglio dalle ore 15:00 alle ore 19:00, la Fondazione Basso organizza un seminario di riflessione a
partire dai materiali contenuti nel volume collettivo che vede coinvolti alcuni nostri amici del gruppo "Ricerca Sul dono". Si tratta di un testo molto interessante, perché riflette su molti interrogativi aperti: i beni comuni sono un catalogo illimitato
di beni o piuttosto un attributo dell'"agire in comune"? I beni
comuni sono "oltremoderni" (e "retromoderni" con nostalgie
per il medioevo) o una dimensione del "moderno"? I beni comuni
"triangolano" con il pubblico e il privato o vanno "oltre"
il pubblico e il privato? Quale rapporto tra "bene comune" e
"beni comuni"?
Intervengono
Alberto
Asor Rosa, Alfonso Gianni, Maria Rosaria Marella, Giuseppe Nicoletti, Elena
Pulcini, Stefano Rodotà, Ermanno Vitale
Coordina Laura Pennacchi
Fondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco
Via della Dogana Vecchia, 5 - Roma
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domenica 9 giugno 2013
Il manifesto della convivialità
Un testo, ma soprattutto un movimento capace di tradurre le riflessioni di tanti anni e di tanti autori, in una proposta politica, per provare a costruire una società più sana, dove vivere insieme senza nostalgie riferite al passato, ma anche senza nascondere il grande potenziale autodistruttivo del presente.
Su questo sito potete trovare l'estratto del Manifesto in francese, inglese e spagnolo (il testo integrale in italiano è stato da poco pubblicato da Pensa Multimedia e curato da Francesco Fistetti) e aderire alla Dichiarazione di Interdipendenza, per superare finalmente la "scelta razionale" e mobilitare l'emozione e la passione per l'altro.
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venerdì 24 maggio 2013
HEIRs Conference - Public Happiness
Come ogni due anni, il 4 e 5 giugno prossimi si svolgerà a Roma, presso la St. Thomas Aquinas University, il convegno organizzato da HEIRs (Happiness Economics and Interpersonal Relations) dal titolo Public Happiness, in collaborazione con l'Università LUMSA, l'Unviversità di Milano-Bicocca, l'Università di Roma Tor Vergata, il CISEPS e l'IREC.
Il tema è certamente intrigante e di sicuro interesse, e lo stile del convegno, improntato al confronto e al dialogo tra le diverse discipline, è alquanto vicino a quello delle iniziative promosse dal Gruppo di Ricerca sul Dono. Nel Comitato Scientifico troviamo peraltro alcuni nostri amici, quali Luigino Bruni, Stefano Zamagni, Pier Luigi Porta, Alessandra Smerilli e Vittorio Pelligra.
I keynote speakers sono di assoluto rilievo internazionale; tra questi Bruno Frey, Ruut Veenhove, Carol Ryff, Robert Sugden, Alois Stutzer, Nicholas Theocharakis, e lo stesso Stefano Zamagni.
A questo link è possibile trovare tutte le informazioni sul convegno, il programma generale, ed il programma delle sessioni parallale.
Il tema è certamente intrigante e di sicuro interesse, e lo stile del convegno, improntato al confronto e al dialogo tra le diverse discipline, è alquanto vicino a quello delle iniziative promosse dal Gruppo di Ricerca sul Dono. Nel Comitato Scientifico troviamo peraltro alcuni nostri amici, quali Luigino Bruni, Stefano Zamagni, Pier Luigi Porta, Alessandra Smerilli e Vittorio Pelligra.
I keynote speakers sono di assoluto rilievo internazionale; tra questi Bruno Frey, Ruut Veenhove, Carol Ryff, Robert Sugden, Alois Stutzer, Nicholas Theocharakis, e lo stesso Stefano Zamagni.
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mercoledì 8 maggio 2013
Festa e riflessioni
Ecco due eventi che si terranno e breve che sono di sicuro interesse: il primo è il convegno che si terrà nella cornice del Tuttaunaltrafesta Family 2013 - la fiera del commercio equo e solidale del Pime di Milano. Un titolo impegnativo "Economia con l'anima" che vede la pertecipazione del nostro Luigino Bruni, di Emma Marcegaglia, Mariella Enoc e di Padre Renato Kizito Sesana. L'appuntamento è per giovedì 16 maggio alle ore 21 presso il Centro Pime di Milano. Qui il programma dettagliato
Il secondo appuntamento è la "Festa del Presente", che si terrà a Porcari, in provincia di Lucca il prossimo 19 maggio. Si tratta di una festa molto particolare: dalle 15 alle 24 si potrà vivere e condividere all'insegna della gratuità. Ci saranno spazi per le cose, per i servizi, per il cibo, ci sarà un palco dove artisti regaleranno musica, teatro, danza e sale a disposizione per incontri, conferenze e dibattiti presso la Fondazione Lazzareschi.
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venerdì 19 aprile 2013
Enzo Bianchi dal Salone nazionale del volontariato di Lucca
Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose, torna a parlare di dono, stavolta al Festival del volontariato svoltosi a Lucca dall'11 al 14 aprile.
Nel suo intervento, Enzo Bianchi si chiede se siamo ancora consapevoli che il dono rappresenta un atto autentico di umanizzazione. Secondo il priore, anche in ambito cattolico saremmo di fronte ad una banalizzazione del dono, ridotto a una serie di atti che finiscono per non impegnare veramente niente e nessuno.
Il dono di cui oggi c'è bisogno, invece, sarebbe quello della "presenza", che pone l'individuo a servizio dell'altro, permettendo all'altro di farsi nostro prossimo.
Una sintesi dell'intervento di Enzo Bianchi, la si trova sul sito vita.it.
Nel suo intervento, Enzo Bianchi si chiede se siamo ancora consapevoli che il dono rappresenta un atto autentico di umanizzazione. Secondo il priore, anche in ambito cattolico saremmo di fronte ad una banalizzazione del dono, ridotto a una serie di atti che finiscono per non impegnare veramente niente e nessuno.
Il dono di cui oggi c'è bisogno, invece, sarebbe quello della "presenza", che pone l'individuo a servizio dell'altro, permettendo all'altro di farsi nostro prossimo.
Una sintesi dell'intervento di Enzo Bianchi, la si trova sul sito vita.it.
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venerdì 22 marzo 2013
Nuovo libro sul De Beneficiis
E' con grande piacere che segnaliamo l'uscita del libro dal titolo "Il riconoscimento e il ricordo: fama e memoria nel De beneficiis di Seneca", scritto dall'amico Pietro Li Causi, edito da Palumbo.
Il volume è anche acquistabile online dal seguente link: http://digital.casalini.it/9788860176622
Vi proponiamo l'abstract fornito dall'editore:
Il volume è anche acquistabile online dal seguente link: http://digital.casalini.it/9788860176622
Vi proponiamo l'abstract fornito dall'editore:
"Nella nostra società
l’oblio tende sempre più a divenire una pratica strutturale che convive
con le forme spettacolarizzate della commemorazione e del centenario o
con la creazione di data base esterni informatizzati. Presi come siamo
da questo paradosso, tendiamo a dimenticare un dato che invece era
scontato per gli autori antichi, ovvero che la memoria è una componente
essenziale della gratitudine, che permette non soltanto la relazione con
il proprio passato e la propria identità, ma anche il legame affettivo
con l’altro da sé. È per questo che Seneca fa del buon uso della memoria
(e dell’oblio) una componente importante del suo programma di
ristrutturazione delle pratiche della beneficentia. Donare in maniera
funzionale è per Seneca uno dei modi per sanare la società, liberandola
dalle perversioni e dalle convenzioni devianti che disgregano i rapporti
umani. Ed è proprio nella memoria interiorizzata che Seneca vede il
germe che genera il travaglio della riconoscenza e che partorisce
relazioni virtuose, liberando l’umanità da tutte quelle forme di dono
che creano legami di potere e da tutte quelle pratiche di elargizione in
cui i donatori, nel momento stesso in cui mirano ad acquisire il
capitale simbolico della fama e del consenso, danneggiano ed umiliano i
propri beneficati privandoli della loro autonomia. Al di là dei precetti
individuali, Seneca tuttavia aggancia la propria argomentazione e la
propria opera di diffusione dei principi dello stoicismo ad una fitta
rete ‘monumentale’ di aneddoti e di esempi tratti dalla storia e dalle
vite dei filosofi del passato: è un modo, questo, di costruire,
sottotraccia, una memoria alternativa a quella ufficiale del principato,
che – pur se su un piano meramente etico e non politico – viene visto
come fonte primaria dell’inquinamento relazionale della società".
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domenica 17 febbraio 2013
David Graeber e il MAUSS
David Graeber è senz'altro uno dei personaggi più interessanti dell'antropologia economica contemporanea. Il suo "Debito. I primi 5000 anni" ha messo a fuoco con grande lucidità e rigore scientifico, gli stereotipi e le ideologie di cui le scienze economiche e sociali sono intrise. Un testo che ha avuto un enorme successo negli Stati Uniti (in Italia è stato tradotto lo scorso anno da "Il Saggiatore") dovuto anche alla risonanza del movimento di cui fa parte, Occupy Wall Street. Un pensatore senz'altro stimolante e provocatorio che in questa interessante rivista online svedese rilascia una intervista in cui rivaluta e fa proprie le posizioni del Mauss, un movimento che, a suo parere, è troppo poco conosciuto nel mondo anglosassone. Mai come oggi, in tempi di produzione common-based, l'economia del dono, sembra essere possibile.
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lunedì 4 febbraio 2013
Doni moderni: il crowdfunding
La diffusione capillare della Rete ha modificato le nostre abitudini, ma soprattutto il modo di relazionarci con gli altri. E quindi ha cambiato radicalmente anche le nostre possibilità di dono. Una delle forme più recenti e interessanti attraverso la quale si realizza il meccanismo del dono è quella del crowdfunding. Si tratta, come dice la parola stessa, di un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro per sostenere le iniziative più diverse: una nuova idea imprenditoriale, una emergenza umanitaria, una attività di culturale o di ricerca scientifica ecc. Si tratta di una realtà che ha permesso di raccogliere nella sola Europa e nel solo 2012, ben 300 milioni di euro, circa un terzo di quanto è stato raccolto a livello mondiale (i dati sono stati ripresi dalla ricerca Crowdfunding Industry Research). Il meccanismo è abbastanza semplice: alcuni siti specializzati si fanno promotori di un'idea: questa viene valutata e chiunque può donare un suo contributo affinché si realizzi. In Italia esistono 16 piattaforme di questo tipo e molte sono in fase di realizzazione: la Consob sta infatti svolgendo una ricerca per comprendere meglio il fenomeno e proporre una normativa adeguata in linea con il Decreto Sviluppo.Se i tempi verranno rispettati (lo speriamo anche se il periodo pre elettorale non è dei migliori...) l'Italia potrebbe essere uno dei primi paesi in Europa ad avere una regolamentazione di questo fenomeno e tentare così una strada diversa, trasparente ed efficiente, per donare e sostenere le iniziative in cui si ripone fiducia.
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mercoledì 30 gennaio 2013
Il dono secondo Jean Luc Marion
Oggi nelle pagine culturali de "Il Manifesto" un articolo a tutta pagina di Jean Luc Marion,
il celebre filosofo francese che insegna a Parigi e Chicago e, da circa un anno, membro del Pontificio Consiglio della Cultura. Qui trovate una bella e accurata presentazione.
L'articolo, ripreso dall'ultimo numero di "Vita e Pensiero" affronta, con un linguaggio finalmente accessibile anche a un pubblico di non filosofi, il tema del dono e della condivisione, con particolare riferimento al dono anonimo e a quello che lui chiama efficacemente "contratto erotico".
Vi riporto per intero la conclusione, che mi pare particolarmente significativa:
il celebre filosofo francese che insegna a Parigi e Chicago e, da circa un anno, membro del Pontificio Consiglio della Cultura. Qui trovate una bella e accurata presentazione.
L'articolo, ripreso dall'ultimo numero di "Vita e Pensiero" affronta, con un linguaggio finalmente accessibile anche a un pubblico di non filosofi, il tema del dono e della condivisione, con particolare riferimento al dono anonimo e a quello che lui chiama efficacemente "contratto erotico".
Vi riporto per intero la conclusione, che mi pare particolarmente significativa:
Lo scambio mira alla giustizia, alla reciprocità e si accorda sulla crescita o sull'interesse del rimborso del debito. Lo scambio segue l'uguaglianza in senso matematico e politico. Quel che è proprio del dono, invece, è di essere sempre nel principio dell'anticipo senza risposta, quindi nella logica della crescita.
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lunedì 14 gennaio 2013
Dall'età della pietra a quella di Internet
Una delle cose che da sempre trovo più affascinanti della Rete è il fatto che aprire un browser ti porta direttamente alla ricerca di qualcosa. E spesso non solo trovi quello che cerchi, ma molto di più. Qualche volta ci si perde: ci si ubriaca di quel fenomeno che gli anglofoni chiamano overload information, qualche volta però si scovano spunti per riflettere o, molto più stesso, manifestazioni di dono. Ecco, stasera stavo cercando una citazione di Marshall Sahlins sul dono e voilà, ho trovato tutto il suo Stone Age Economics nella versione originale del 1972 accuratamente scansionata e messa a disposizione di tutti noi appassionati del tema e dell'autore. Il pdf è proprio qui. Ecco, questo è uno dei motivi che mi ha spinto a studiare il dono e a pensarlo rispetto alla Rete, all'Internet: da qualche parte nel web c'è qualcuno che ha trascorso del tempo per permettere a tutti di leggere qualcosa che ritiene importante, da diffondere. Non sappiamo nemmeno chi sia, ma del resto che importa? Di sicuro abbiamo qualcosa in comune.
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martedì 8 gennaio 2013
Il dono secondo Jovanotti
Nell'ambito del Festival di musica e letteratura "Collisioni" organizzato a Barolo durante la scorsa estate Jovanotti ha parlato del dono rilasciando questa breve intervista.
Alla domanda Che cosa è un dono? Lui ha risposto così: Non è qualcosa che non deve essere pagata, bensì che non può essere comprata.
Alla domanda Che cosa è un dono? Lui ha risposto così: Non è qualcosa che non deve essere pagata, bensì che non può essere comprata.
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