giovedì 29 dicembre 2011

Ormai vicini al 2012

Il prossimo anno è alle porte e quello che stiamo lasciando è stato un anno interessante e fecondo per chi come noi è appassionato allo studio e alle mille differenti applicazioni del dono. Complice la crisi finanziaria e la evidenza della fallacia del sistema economico nel quale siamo immersi e sommersi, in molti che fino a poco tempo fa ci guardavano come fossimo dei bizzarri utopisti, si sono avvicinati al dono come meccanismo che riesce ad andare al di là delle vecchie dicotomie come quella fra stato e mercato. E così anche il nostro piccolo blog ha visto un significativo aumento dei contatti (proprio in questi giorni siamo arrivati a 8000 di cui 1200 fedelissimi) segnando così un grafico che ha un andamento molto diverso da quanto siamo soliti vedere in altre sedi...
Certo non è abbastanza: ci attende un 2012 importante, nodale, per molti aspetti e anche per quanto concerne la nostra organizzazione volutamente non istituzionalizzata, il più possibile orizzontale, aperta. L'anno prossimo e precisamente nei giorni 10 e 11 novembre ci ritroveremo a Palermo in occasione del nostro terzo convegno sul dono. Un appuntamento importante per il quale alcuni di noi stanno lavorando alacremente. A breve ci comunicheranno maggiori dettagli e la call for paper: i primi passi verso un'occasione in cui potremo confrontarci e andare avanti in questo percorso di conoscenza e di crescita comune. Buon 2012 a tutti!

lunedì 19 dicembre 2011

Un libro sul dono a Natale

Che bella sorpresa stamattina, avere scovato in rete questa bella iniziativa pubblicata lo scorso anno dalla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia! Si tratta un percorso di lettura sul dono piuttosto ampio e completo affiancato da una bibliografia ancora più dettagliata con molte proposte per i bambini di tutte le età.

martedì 13 dicembre 2011

Quale relazione esiste tra felicità e qualità della vita?

Come da altri post su questo blog, e come da alcune iniziative che hanno visto e vedono tuttora protagonisti alcuni dei "nostri" membri, un tema importante è quello della felicità, delle sue caratteristiche, delle sue determinanti. Si potrebbe pensare che essa sia direttamente correlata con la qualità della vita, e che dunque dove la vita è "buona", lì è più probabile trovare persone "felici".
A leggere la classifica sulla qualità della vita e quella sulla felicità, pubblicate da IlSole24Ore, pare che tale relazione non sia poi così certa e immediata.
Prendiamo, ad esempio, la posizione occupata dalla città in cui sono nato e vivo, Palermo, nelle due classifiche: ebbene si piazza al posto n. 102 su 107 per quanto riguarda la qualità della vita, e al primo posto per quanto riguarda la felicità.
Classifiche costruite in modo errato, o forse c'è dell'altro?

lunedì 12 dicembre 2011

L'indice sul dono

E' con grande piacere, e una punta di imbarazzo, che questa settimana vi segnalo una iniziativa online davvero molto interessante e vicina al nostro lavoro. L'Indice, la prestigiosa rivista di recensioni e attualità letteraria, ha un suo blog molto ricco e interessante. In queste ultime settimane, a firma del "nostro" Mario Cedrini, sono stati pubblicati due post sul dono: il primo in ordine temporale riguarda la recensione del volume che ho scritto insieme con Marco Aime, mentre il secondo presenta una rassegna di testi molto importanti sul dono, dall'ormai classico "Il dono nel mondo dell'utile" dell'indimenticato Alfredo Salsano, al "l'interpretazione dello spirito del dono" a cura di Pierluigi Grasselli e della "nostra" Cristina Montesi, che contiene un saggio di Alain Caillé, passando per testi di Jacques Godbout, Peter Singer e alla raccolta di saggi "Culture del dono" curata da Matteo Aria e Fabio Dei.

domenica 4 dicembre 2011

Lo scandalo economico del dono. Etica hacker e carità cristiana

Riportiamo qui l'articolo a firma di Carlo Formenti pubblicato oggi nell'inserto "La lettura" de "Il Corriere della Sera":

Natale incombe e l'incubo della corsa ai regali si avvicina. Quest'anno contribuiranno a renderlo ancora più angoscioso le tasche svuotate dalla crisi, tuttavia, anche in tempi di vacche magre, il vero problema non sono i soldi, bensì quell'obbligo alla reciprocità che ci induce ogni volta a divinare da chi potremmo ricevere regali, per non trovarci nella penosa condizione del debitore (magari per avere ricevuto qualcosa di cui avremmo volentieri fatto a meno). Sull'ambiguità del dono, sul fondo di aggressività che l'atto del donare inevitabilmente nasconde, antropologi, filosofi, psicologi e sociologi hanno versato fiumi d'inchiostro (vedi, fra l'altro, la recente uscita della raccolta di saggi Oltre la società degli individui. Teoria ed etica del dono, editore Bollati Boringhieri, curata da Francesca Brezzi e Maria Teresa Russo), convergendo su un concetto largamente condiviso e cioè che il donatore acquisisce sempre potere nei confronti del donatario: nella migliore delle ipotesi, il potere di costringerlo alla reciprocità, nella peggiore, che si realizza quando il donatario non è in grado di ricambiare, quello di metterlo in uno stato di permanente soggezione.

sabato 26 novembre 2011

Sorpresa! (ma forse è meglio donare ciò che gli altri si aspettano)

Due psicologi sociali rispettivamente delle università di Harvard e Stanford, Francesca Gino e Francis J. Flynn, hanno pubblicato un interessante articolo che riassume cinque differenti studi sui sistemi di scambio riferibili al dono. Dagli esperimenti effettuati emerge come le persone che ricevono i doni preferiscano riceverli quando se li aspettano, mentre i donatori sono convinti che il regalo verrà apprezzato ugualmente sia che nel caso in cui il dono sia stato sollecitato, come nel caso contrario. La questione interessante è la differente concezione del significato di "sorpresa": i donatori pensano che sia un segno di premura, mentre chi riceve a volte ne rimane piuttosto perplesso. I casi sono diversi e tutti interessanti, perché i meccanismi del dono lasciano sempre aperto il dilemma della relazione.

domenica 20 novembre 2011

Il saggio sul dono donato dalla rete

Uno degli autori che ha segnato in modo più significativo lo studio sul dono è senza dubbio Marcel Mauss, il suo celeberrimo "Saggio sul dono. Forma e motivo dello scambio nelle società arcaiche" è infatti il testo di riferimento per chiunque voglia approcciare questo argomento tanto appassionante. 
In rete si trova la versione completa del testo in pdf sia nella versione originale in francese del 1923-24 sia nella traduzione inglese del 1967. 
Indispensabile.

lunedì 14 novembre 2011

Un dono per il MAUSS

Carissimi tutti, abbiamo ricevuto una accorata lettera da parte di Alain Caillé e del gruppo di studiosi del celebre MAUSS che qui sintetizziamo:

Il Mauss è in pericolo di morte: in questi trent'anni, la rivista è riuscita a sopravvivere grazie ad un autofinanziamento quasi integrale e senza alcun legame con organismi pubblici o privati. Quest'anno purtroppo, nonostante la buona diffusione della rivista e della collana di libri, il bilancio del Mauss sarà fortemente in passivo. Una sentenza di primo grado ha infatti contestato al MAUSS una posizione lavorativa che era stato assimilata al volontariato e che invece doveva risultare retribuita. Il Mauss dovrà così pagare la consistente cifra di 30.000 € anche se, si spera, la sentenza potrà essere rivista in Appello.
Si tratta quindi di trovare almeno 25.000 € per affrontare questo momento e quindi non soccombere.

Il Mauss quindi chiede se  possibile un bonifico su questa domiciliazione bancaria:


PARIS MAUB.MUTUALITE (00420)
Références bancaires nationales - RIB.
Banque   Indicatif    N° de compte         Clé
30002        00420         0000008794K            57

Références bancaires internationales
IBAN : FR56 3000 2004 2000 0000 8794 K57
BIC : CRLYFRPP

oppure inviare un assegno intestato a: MAUSS, 3 avenue du Maine, 75015, Paris.

martedì 8 novembre 2011

Un nuovo importante libro sul dono

E' appena uscito per i tipi di Bollati Boringhieri "Oltre la società degli individui. Teoria ed etica del dono". Un testo curato da Francesca Brezzi e Maria Teresa Russo che contiene importanti interventi di filosofi morali, teoretici e sociali, economisti, teologi e bioeticisti. 

"In un mondo dominato dai fini individuali e utilitari, come parlare del tema così «inattuale» del dono? Si tratta di una scommessa, che questo volume affronta prendendo in considerazione non solo gli autori che si riconoscono nel segno di una teoria del dono, ma anche la fattiva presenza del dono nel tessuto sociale contemporaneo (il dono rituale e familiare, il dono di organi, di sangue, di tempo, di vita...). Un carattere costante riconosciuto dagli studiosi è la prismaticità del dono, la molteplicità composita del suo essere. In questo libro si seguono le linee di tale multidimensionalità, dalla filosofia alla politica, dall’economia alla riflessione teologica, con l’apporto delle voci più significative del panorama internazionale contemporaneo. Sono pertanto interessate e coinvolte molte discipline: antropologia culturale, etnologia, scienze economiche, sociologia teorica, politiche di genere, estetica, oltre naturalmente alla ricerca filosofica in senso stretto".

Giovani e processi partecipativi

Interessante convegno a Roma promosso da Arciragazzi Nazionale e Studio Cevas dal titolo "Forme in trasformazione della partecipazione giovanile" durante il quale verrà presentata una importante ricerca a carattere nazionale sui cambiamenti nelle forme di partecipazione e come si possano oggi rafforzare pratiche e diritti di partecipazione e cittadinanza dei giovani. 
Il convegno si terrà  l’11 novembre p.v. dalle 10 alle 13,30 presso la sede italiana dell’Unicef, in via Palestro, 68 Roma.
Tra i relatori anche la "nostra" Giuliana Ingellis.

venerdì 4 novembre 2011

Call for paper

Ecco un'altra occasione di studio e di incontro per studiosi dell'economia del dono, dell'altruismo e della reciprocità. Questa volta si terrà a Parigi, il prossimo 11 maggio 2012. Potete trovare le indicazioni su questo sito dove si parla dell'apertura di una call for paper e/o di una call for proposal, ma ancora non sono state comunicate le scadenze.

venerdì 28 ottobre 2011

Occupy Wall Street: A Gift for the Economy | Truthout

Occupy Wall Street: A Gift for the Economy | Truthout
Ecco un interessante articolo in cui si tenta di coniugare le teorie maussiane e più in generale l'economia del dono con il recentissimo fenomeno Occupy Wall Street.
Un punto molto interessante mi pare quello in cui si cita l'antropologo David Graeber: "anche in una società che si presume essere dominata dal capitalismo, le persone si possono comportare in modo eticamente corretto l'un l'altra. negli Stati Uniti come in Italia esistono molte persone che si accontentano di lavori sotto pagati, come gli insegnanti che vengono citati nell'articolo, ma anche tutti quelli che, imprenditori compresi perché no, tentano di dare un senso alla propria vita sulla base della relazionalità e dell'economia civica. Senza troppi sentimentalismi.

venerdì 21 ottobre 2011

Marcel Mauss e gli aiuti internazionali

L'aiuto allo sviluppo è stato più volte messo in discussione perché, tra l'altro, si tratta di un dono che non può essere ricambiato. Fece molto scalpore il rifiuto da parte di padre Alex Zanotelli, di una donazione di 500 milioni di lire della Fondazione Feltrinelli nel 2000 in quanto si sarebbe trattato di elemosina, di carità e non di un dono: di certo gli abitanti della baraccopoli di Korogocho non avrebbero potuto ricambiare. Si trattò di un fatto clamoroso, ma che in effetti ci porta ancora oggi a riflettere sul significato simbolico del dono e dell'aiuto allo sviluppo secondo una prospettiva maussiana. Robert Kowalski, in un articolo appena pubblicato sulla rivista "Social Comparative Welfare": il sistema dei "doni" internazionali appare come una forma perversa di doppio-legame, in quanto da un lato è orientato a rendere i paesi beneficiari autonomi, ma al tempo stesso proprio attraverso il dono, vuole escludere pratiche non di mercato. 

domenica 16 ottobre 2011

Call for Papers (filosofia e economia)

Dal 30 marzo al 1 aprile si terrà ad Osaka la conferenza Internazionale su "Etica, Religione e Filosofia". Il tema di questa edizione sarà la "Fiducia".
Le scadenze:
abstract: 1 dicembre 2011
full paper: 1 maggio 2012



Dal 5 all'8 luglio 2012 si terrà invece a Parigi un importante convegno dal titolo "Political economy and the outlook for capitalism". Si segnala che nella sezione relativa al capitale sociale ci sarà una sessione dedicata a Pierre Bourdieu (1930-2002) e alla sua particolare visione del capitale culturale e sociale.
Le scadenze:
abstract: 31 gennaio 2012
full paper: 14 maggio 2012

giovedì 6 ottobre 2011

Sul seminario del 30 settembre - 1 ottobre scorso

Ecco l'articolo apparso ieri su "Il Manifesto" scritto da Daniela Falcioni che riassume quanto abbiamo condiviso durante il seminario di Roma:

IL DONO PER USCIRE DALLA CRISI 

A partire dalla seconda guerra mondiale, l'integrazione delle nostre democrazie è avvenuta, tra l'altro, attorno alla promessa di uno sviluppo economico illimitato. L'attuale crisi del capitalismo finanziario scuote non solo le borse di mezzo mondo, ma rimette in discussione il trionfo dell'homo oeconomicus e del suo imperativo: la massimizzazione del profitto. Molto prima della deflagrazione della crisi economica attuale, ci sono stati movimenti, come quello francese legato alla Revue du Mauss, che hanno reagito a questa involuzione a partire da una riconsiderazione del dono in quanto terzo paradigma, alternativo ai modelli individualistici e olistici e alle loro traduzioni politiche. Nei primi decenni del XX secolo, Marcel Mauss ha messo in discussione il primato dell'homo oeconomicus criticando un'ideologia che avrebbe ridotto l'uomo ad «una macchina, anzi una macchina calcolatrice». Oggi le analisi di Mauss sono diventate materiali per nuove riflessioni, in Francia come altrove.
Anche in Italia il gruppo di ricerca sul dono (http://ricercasuldono.blogspot.com/), che si è riunito il 30 settembre- 1 ottobre all'università di Roma La Sapienza, per il seminario annuale, riflette da anni sulla necessità di individuare assetti socio-economici e modelli culturali che possano portarci fuori dalle secche del neo-liberismo. Le società moderne, infatti, pur essendo massicciamente utilitaristiche, hanno funzionato per secoli sulla base di riserve di senso extra utilitaristiche, come ci ha spiegato Max Weber. Queste riserve di senso sembrano ormai esaurite. Ora la questione è proprio quella di comprendere dove è possibile trovarne di nuove. In altri termini, si tratta di capire come riattivare quel capitale sociale di cui le nostre democrazie hanno bisogno per vivere. Queste sono solo alcune delle domande che si sono posti Luigino Bruni, Roberto Mancini, Ugo Olivieri, Enrico Sarnelli e molti altri che hanno partecipato all'incontro di Roma. Si tratta di una riflessione interdisciplinare che coinvolge sociologi, economisti, antropologi e filosofi. Di fronte alla crisi attuale, come sarebbe altrimenti possibile riorganizzare da cima a fondo il nostro tessuto sociale senza realizzare una convergenza di tradizioni diverse?
L'istanza comune - condivisa dai partecipanti al seminario - è che nel dono, l'interesse per l'altro sia altrettanto originario all'interesse verso se stessi: la spinta alla cooperazione non nega la considerazione di sé, ma la rilancia in un movimento che sostituisce l'inclusione all'esclusione.

lunedì 26 settembre 2011

Seminario: programma e indicazioni

Ecco il programma definitivo del Seminario: "Lo statuto epistemologico del dono: saperi in dialogo" che si svolgerà nelle giornate del 30 settembre e 1 ottobre 2011 a Roma.
Qui potete trovare anche le indicazioni per raggiungere l'Università La Sapienza e quelle relative all'alloggio e alla cena sociale.
Vi aspettiamo!

mercoledì 21 settembre 2011

Beni e mali relazionali

Il dono può costituire un antidoto all'invidia?
La complessità delle relazioni ci spinge verso luoghi ambigui, talvolta densi di passione e di difficoltà. Forse è anche questo il motivo che ci spinge a continuare ad interrogarci sul dono, sulle sue manifestazioni, sulle sue maschere.

L'invidia è il tema centrale dell'ultima opera di Elena Pulcini, celebre filosofa sociale che abbiamo l'onore di annoverare tra i membri del nostro gruppo. Un saggio importante che mette a nudo una malattia dell'anima che ci può cogliere nel momento in cui ci mettiamo in relazione con gli altri e ci paragoniamo. Una "patologia democratica" che ferisce le nostre relazioni e trova terreno fertile nella nostra contemporaneità, costituita dalla bulimia dell'accumulazione e dalla fatica di acquisire consapevolezza delle proprie ombre e delle proprie impotenze.
Qui e qui potete leggere alcune riflessioni e recensioni interessanti, mentre a questo indirizzo potete riascoltare la puntata di Fahrenheit interamente dedicata al libro.

lunedì 12 settembre 2011

Dono e Furore: Luigino Bruni e Mark Anspach a Radiouno

Siamo capaci di ridare vita a un nuovo patto sociale, a un legame fra tutti noi senza il quale non è possibile superare questa crisi economica? Sono queste le domande che si pone Luigino Bruni nella bella e interessante puntata radiofonica de Il viaggiatore dedicata al celebre romanzo "Il furore" di John Steinbeck andata in onda lo scorso 28 agosto (ma riascoltabile in podcast).
Luigino ha dialogato con la critica letteraria Irene Bignardi, le scrittrici Maria Pia Veladiano e Tiziana Barbieri, lo psicologo Pietro Trabucchi, il teologo Simone Morandini e il "nostro" antropologo Mark Anspach

giovedì 8 settembre 2011

Verso il seminario del 30 settembre a Roma

Carissimi, finalmente alla fine di questo mese potremo nuovamente incontrarci e tornare a riflettere su un tema come il dono, talmente ampio e denso di paradossi e novità, che continua a ispirare ricerche e discussioni di grande interesse.
Ci vedremo infatti a Roma nei prossimi 30 settembre e 1 ottobre a Roma. Daniela Falcioni, Simona Tenaglia ed Enrico Sarnelli, i nostri colleghi che vivono nella capitale, hanno infatti organizzato il nostro prossimo seminario di studio che avrà titolo "Lo statuto epistemologico del dono: saperi in dialogo".
Ecco la locandina appena ultimata. Se potete diffondetela nei vostri ambienti o giratela a chi credete possa essere interessato.

lunedì 1 agosto 2011

Social network e fiducia

La relazione fra economia del dono, fiducia e social network è molto articolata e complessa. Come alcuni di voi sanno, ne ho scritto insieme a Marco Aime qui, ma il tema è assolutamente dinamico e necessita di continui aggiornamenti. Ecco un infografica interessante che sembra suggerisce come le persone che abitano la rete ed in particolare social network come facebook tendono ad essere più fiduciosi nell'altrui collaborazione, più disponibili a cooperare e a stabilire connessioni fiduciarie.

giovedì 14 luglio 2011

I beni relazionali. Che cosa sono e quali effetti producono

Da alcuni anni le scienze sociali hanno un nuovo oggetto di studio, un tipo di beni che non sono né cose materiali, né idee, né prestazioni, ma consistono di relazioni sociali, e per tale ragione vengono chiamati "beni relazionali". Nel primo lavoro sistematico ad essi dedicato, Pierpaolo Donati e Riccardo Solci ne chiariscono ogni aspetto: che cosa sono? dove si trovano? come possiamo misurarli? qual è il loro valore pratico? Attraverso l'approccio sociologico relazionale si mostra come questi beni intangibili costituiscano una realtà sempre più rilevante nelle società modernizzate. Si identificano con le relazioni sociali che emergono da soggetti riflessivamente orientati a produrre e fruire assieme di un bene che non potrebbero ottenere altrimenti. Una definizione che - secondo la ricerca empirica qui presentata - vale non solo in riferimento al mondo del non profit (gruppi di auto-mutuo aiuto), ma anche per le imprese economiche che stanno sul mercato.

mercoledì 6 luglio 2011

Il dono in Mali

In questo video sembra che funzioni proprio tutto... e forse non è proprio così, però si tratta di un bel documento sulla gift economy e sul bisogno di alternative...

mercoledì 29 giugno 2011

I "Mill' culure" del dono. Napoli 17/05/2011



Dei "mill' culure" del dono si è occupato il convegno dedicato a "Dono e beni comuni" che si è svolto a Napoli (17/05/2011).


Nell'ultimo dei tre appuntamenti annuali sul dono, Ugo Olivieri e Alberto Lucarelli hanno focalizzato l'attenzione dell'opinione pubblica sui beni comuni: acqua, terra, sole, città, conoscenza, ecc. per riscoprire questi beni come una ricchezza collettiva! A questa motivazione è legato il lavoro scientifico di Lucarelli - da poco anche assessore ai beni comuni del Comune di Napoli - volto a superare la dicotomia tra pubblico e privato, nella direzione di una nuova legislazione dei beni comuni assente in Italia.

In proposito, ci sono sembrate molto stimolanti alcune considerazioni storiche proposte da Jacqueline Morand: in alcuni secoli del Medioevo, con riferimento ad alcuni beni, non esisteva una piena proprietà esclusiva, ma solo il diritto di godere del bene che doveva restare a disposizione delle generazioni future. E' ciò che oggi si intende con patrimonio comune dell'umanità?

Daniela Falcioni

Esempi di dono alla siciliana...

Solo i siciliani riescono a sorprendere i milanesi

VACANZE: persino i milanesi in questo periodo dell' anno ne parlano spesso. C' è addirittura qualcuno che è già di ritorno. E, ovviamente, i colleghi si affollano intorno al mio tavolo, carichi di episodi su antiche o recenti vacanze in Sicilia, che «devi raccontare nella tua rubrica». Quello che deduco, da questa autentica marea di aneddoti che mi viene riversata sempre più frequentemente addosso, è che spesso una vacanza in Sicilia costituisce una vera e propria avventura esistenziale. a causa di un profondo riorientamento interiore, dello spalancarsi di un nuovo sguardo sul mondo. Se ne ritorna scossi, frastornati, talvolta ai limiti dell' estasi, si fatica a rientrare nei grigi panni del milanese d' ordinanza, tutto mugugni, cartellino e coda nei weekend. Per esempio, la mia amica Grazia, brianzola purosangue, racconta la sua vacanza dell' anno scorso a San Vito Lo Capo, dove ha preso in affitto un appartamentino di due camere insieme a tre amiche. Pare che la sera stessa del loro arrivo, verso l' ora di cena, le quattro ragazze intente a cucinarsi una pasta al sugo rosso (vertice della gastronomia vacanziera per un lombardo) abbiano sentito suonare alla porta e, apertala, si siano trovate davanti la padrona di casa (che abitava al piano di sotto) con in braccio un' immensa teglia coperta da un panno. Rimossa la protezione («Calde, vanno manciate», spiegò la signora), risultò essere stracolma di cozze alla marinara. Le aveva preparate per cena e aveva pensato di farne assaggiare un po' anche a loro. «Ma per quanti le aveva fatte?», commentò la mia amica Grazia, dopo che le cozze, più che «un assaggio», si erano rivelate sufficienti a costituire l' intera cena del gruppo. Ma era soltanto l' inizio. Dopo quell' episodio, forse perché stimolata dall' evidente entusiasmo delle ospiti, la padrona di casa iniziò a presentarsi praticamente ogni sera con un «assaggio» nuovo: una volta era una pirofila di pasta al forno, una volta un piatto di melanzane ripiene, un' altra una padellata di sarde impanate... All' assaggio seguiva in generale una descrizione dettagliata delle modalità di preparazione, sotto la tempesta di domande delle ragazze, che volevano imparare a cucinare quei piatti così apprezzati. Il culmine della vacanza fu una giornata in cui la mia amica Grazia e la padrona di casa passarono otto ore di fila chiuse in cucina, intente a insegnarsi a vicenda a preparare i più celebri piatti delle rispettive tradizioni regionali: il cuscus di pesce dalla parte siciliana e, come merce di scambio, il risotto alla milanese. Di tutt' altra ambientazione l' episodio che racconta il mio amico Mauro, che si ritrovò fermo in mezzo alla strada per un guasto al motore, lungo una provinciale non molto frequentata di una località dell' interno dell' Isola. Quando di fianco a lui accostò una macchina della Polizia, Mauro temette per un attimo di essere multato perché ingombrava la carreggiata. Le intenzioni del poliziotto però erano completamente diverse. Non soltanto lo aiutò a spingere l' auto sul bordo della strada, ma gli offrì un aperitivo in un locale del paese poco distante, dove gli indicò un' autofficina di fiducia cui rivolgersi, concludendo con la frase più classica: «Dica che la mando io». Ma il colmo, quello che Mauro, dopo anni, ancora racconta con sbalordimento, fu che il poliziotto il giorno dopo lo chiamò sul cellulare, per accertarsi che avesse portato la macchina dal meccanico, che fosse andato tutto bene e che non avesse più bisogno di niente.A Milano un comportamento di questo tipo si potrebbe registrare (e non è neanche detto) da parte di un fratello. Ci sono, è vero, anche episodi di segno diverso. Ma di questi, ormai, tanto vale parlarea settembre. Buone vacanze. natalia_milazzo@libero. it
- NATALIA MILAZZO

La capacità di donare che ci lega agli altri

Il dono non è un'eccezione ma la regola del vivere insieme. E a fare la società non sono solo gli interessi, ma la generosità disinteressata. Un continuo dare, e ricevere e ricambiare che non possono essere separati, ridotti a economia, se non a scapito della tenuta del legame sociale. Non è utopia se il 73% dei contribuenti italiani in questi giorni sta barrando la casella del cinque per mille a scopi benefici. E una percentuale sempre maggiore di cittadini globali spende il suo tempo e il suo denaro in attività di volontariato. Senza nessun ritorno economico, ma piuttosto etico. Si fa strada in strati sempre più larghi dell'opinione pubblica l''idea che la crescita continua e lo sviluppo insostenibile stanno minando le basi stesse del legame sociale e minacciano di farci tornare a una specie di stato di natura. Uno scenario apocalittico popolato di individui mossi solo dall'utile e l'un contro l'altro armati. E' quel che sostengono da anni gli esponenti del cosiddetto antiutilitarismo come Alain Caillé, Serge Latouche, Ugo Olivieri, Alberto Lucarelli, Daniela Falcioni. La corsa al profitto, che asseconda gli istinti animali della globalizzazione, sta destabilizzando società e natura. E quando la disuguaglianza tra gli uomini supera la soglia di guardia l'unico antidoto al conflitto diventa la generosità. La mano tesa contro la mano armata.

Articolo di Marino Niola, pubblicato da Il Venerdì di Repubblica del 27/05/2011

giovedì 23 giugno 2011

Il volontariato e la logica del dono per Stefano Zamagni

Nel dibattito pubblico esistono due concezioni del volontariato.  Una additiva che lo vede come un  settore che si aggiunge agli  altri esistenti; una  emergentista per cui  esso è  una forma  di agire che modifica l'intera società.  In  quest'ultima ottica, il  dono non è più atto privato verso amici  ai quali si è legati da una
relazione a corto raggio, ma atto pubblico ad ampio raggio... continua qui

lunedì 13 giugno 2011


Ecco il link ad un articolo sul dono ed il valore di legame, scritto da me e da Sergio Paternostro (un collega palermitano ma che svolge la sua attività di ricerca a Siena), ed appena pubblicato su Journal of Management Development. La soddisfazione, ovviamente, consiste nell'essere riusciti a pubblicare un articolo sul dono su una rivista di management... speriamo di continuare così!

http://www.emeraldinsight.com/fwd.htm?id=aob&ini=aob&doi=10.1108/02621711111135198

domenica 5 giugno 2011

Mercato e felicità

Alcuni di noi parteciperanno al convegno "Market and Happiness. Do economic interactions crowd out civic virtues and human capabilities?" che si terrà nei giorni 8 e 9 giugno presso l'Università Milano Bicocca.
Molti i relatori stranieri di grande fama: Martha Nussbaum, Bruno Frey, Irene Van Staveren, Robert Sugden. Tra gli italiani Lorenzo Sacconi, Pierluigi Porta, Patrizio Tirelli, Andrea Brandolini, Enrico Giovannini e Stefano Zamagni. Chiuderà i lavori il "nostro" Luigino Bruni.
Ne avevamo già parlato qui, quando era uscita la call for paper, ma ci pare importante ricordare un appuntamento come questo per la rilevanza scientifica del convegno e per la possibilità di incontrarci.

venerdì 3 giugno 2011

recensioni

Ecco una bella e articolata recensione  del recente volume curato da Daniela Falcioni "Che cosa significa donare?", Guida, Napoli, 2011. (Grazie a Mark Anspach per la segnalazione!)
Si tratta di uno dei diversi documenti e approfondimenti presenti sul sito http://www.benicomuni.unina.it/ "A piene mani. Dono dis-interesse beni comuni" promosso da Alberto Lucarelli e Ugo Olivieri dell'Università di Napoli. Tutto da leggere.

domenica 29 maggio 2011

Amartya Sen al Festival Economia di Trento

Il 26 maggio scorso si è tenuta a Trento la speciale anteprima del Festival dell'Economia che si svolgerà dal 2 al 5 giugno. Un evento di grande rilevanza che ha portato nella città il premio Nobel Amartya Sen.
Sen, nella sua lectio magistralis tenuta presso il Teatro Sociale, si è soffermato soprattutto sul tema della libertà individuale ed economica: "non basta avere il permesso di fare una cosa -ha detto con forza- occorre essere nella capacità reale di farla".
L'intervento è stato lungo e articolato, introdotto con la consueta arguta sintesi dal prof. Stefano Zamagni.
A questo link tutto il  video dell'imperdibile intervento.

lunedì 23 maggio 2011

Una sintesi del convegno di Macerata


La rivista Philosophical news, che promuove lo studio e la conoscenza della filosofia contemporanea, è uscita con il secondo numero dedicato a "La verità".
Molti gli interventi, gli articoli e le segnalazioni di volumi: un piccolo spazio dedicato anche al dono e alla recensione del convegno tenutosi a Macerata lo scorso 16 e 17 settembre 2010.  Scaricabile in pdf

mercoledì 18 maggio 2011

La logica del dono

Si arricchisce ancora la nostra bibliografia sul dono. E' appena uscito infatti "La logica del dono. Meditazioni sulla società che credeva d'essere un mercato" ed. Messaggero Padova, in cui Roberto Mancini, ordinario di filosofia teoretica all'Università di Macerata e figura di spicco all'interno del nostro gruppo, mostra le implicazioni positive delle innumerevoli esperienze di gratuità che connotano la vita di ognuno di noi.
La logica del dono è quindi la possibile soluzione per far fiorire l'esistenza dei singoli e rinnovare il volto della società.

martedì 10 maggio 2011

Martha Nussbaum in Italia

Ecco una nuova iniziativa promossa dal "nostro" Luigino Bruni che ci permetterà di ascoltare una delle più conosciute e importanti filosofe americane, Martha Nussbaum, in un incontro dal titolo "Public Emotion and Decent Society", auditorium di Loppiano, Incisa in Val d'Arno (FI), lunedì 6 giugno 2011 alle ore 18.00

domenica 17 aprile 2011

I confini dell'economia

Carissimi, vi segnalo un importante e interessante convegno che si terrà il prossimo 19 maggio presso il Collegio Carlo Alberto a Moncalieri, a pochi chilometri da Torino.
Ospite di eccezione sarà Marshall Sahlins, antropologo di grandissima fama che ha dato un contributo essenziale alla comprensione del dono grazie a opere come "Economia dell'età della pietra" e "Culture and Practical Reason". Oltre a Sahlins saranno presenti anche molti studiosi di diverse discipline (biologi, filosofi, fisici) che sapranno fornire una prospettiva interdisciplinare di approfondimento.
Qui potete trovare il programma e tutte le informazioni di dettaglio del convegno che è stato organizzato anche dal "nostro" Mario Cedrini.
Assolutamente da non perdere.

lunedì 11 aprile 2011

D. Falcioni (a cura di), Cosa significa donare?, Napoli, Guida, 2011.

Qui troverete una bella ed ampia recensione di Gian Paolo Terravecchia sul volume appena uscito della "nostra" Daniela Falcioni che raccoglie saggi di Mark Anspach, Enrico Sarnelli, Marcel Hénaff e della stessa Falcioni. Da leggere!
Ecco la sinossi:
Cosa significa donare? Tenendo fede all'impegno di cercare una risposta, gli autori di questo libro si sono calati, nei contesti storico-culturali più disparati: dallo scambio natalizio di doni nel mondo occidentale, alla tessitura solidale che lega le società islamiche, passando per gli scambi di doni tra Spagnoli e Indiani nei primi viaggi di scoperta di Cristoforo Colombo. Testata attraverso uno spettro ampio di concezioni e pratiche del dono, la domanda di questo libro porta in primo piano una realtà in cui le esperienze di dono sono largamente riscontrabili: non solo del passato, ma anche del presente di può dire "Eppur si dona!" Ma perché in un tempo contrassegnato dal dominio del denaro si continua a donare? Dalle storie contenute in questo libro emergono tante ragioni per donare, spinte diverse che sembrano condensarsi attorno all'asse del riconoscimento. Donare non è semplicemente regalare qualcosa, ma contiene un certo dono di sé all'altro e, con esso, il desiderio di legarsi a lui con un atto che cementa il patto sociale. All'offerta di riconoscimento segue l'attesa di un riscontro che non sia un rientro. Il dono allora riesce quando risponde all'esigenza ultima di reciproco riconoscimento. Radicandosi nelle dinamiche più profonde di ciascuno, la passione del dono esprime un'esperienza sempre in bilico, sempre sul punto di trasformarsi in altro.

giovedì 7 aprile 2011

Il dono e Bill Gates

Dei paradossi e delle ambiguità del dono non si finirà mai di parlare. Qui (in spagnolo) potete trovare un'intervista a Bill Gates che spiega come funziona la sua Fondazione e soprattutto come l'efficienza, secondo lui, sia uno criterio fondamentale del dono. L'intervista originale, rilasciata dallo stesso Gates a le Figaro in occasione della sua Campagna Europea di Comunicazione per promuovere l'attività della sua Fondazione potete leggerla su questa pagina del quotidiano francese. I commenti dei lettori sono particolarmente gustosi (e qualche volta veementi)...

sabato 2 aprile 2011

Dono e Internet

Una decina di giorni fa sono stata all'Università di Urbino. Ho incontrato il ragazzi delle facoltà di Economia e di Sociologia, oltre a un gruppetto di fantastici ed esperti della rete che fanno parte del Centro di Etnografia Digitale e ai loro professori Alex Giordano e Giovanni Boccia Artieri. E' stata una giornata davvero molto interessante, almeno per me. Qui ne trovate un resoconto, ma soprattutto troverete un bel dialogo che i ragazzi hanno aperto e stanno alimentando. Sarebbe molto utile e divertente che potessero interloquire anche altri appassionati del dono e non solo con me. Cosa ne dite?

giovedì 24 marzo 2011

Prossimi appuntamenti

Vi segnaliamo due prossimi importanti iniziative che si terranno a Napoli, organizzati dal gruppo "A piene mani. Dono dis/interesse e beni comuni":
29 aprile 2011 ore 9.30 - 18.00, "Dono, dis/interesse e beni comuni nella società antica", Biblioteca di Ricerca Area Umanistica, piazza Bellini 56/60, Sala del refettorio. 
Programma: 
ore 9.30 Saluto del Presidente del Polo
ore 10.00 Relazioni di Arturo De Vivo, " Tacito e la semantica ambigua di donum"
Valeria Viparelli, "Il dono proibito: lo scambio d'amore nella poesia latina"
Corrado Calenda
a seguire: Discussione
ore 13.30 Pausa pranzo
ore 15.00 Relazioni di Corrado Bologna, "Dante e il dono della lingua come bene comune", Ugo Olivieri "Il dono della servitù. De la Boetie e l'analisi della tirannide", Francesco Cristofaro. Presiede Arturo De Vivo.
A seguire: Discussione
Conclusioni di Ugo Olivieri.
17 maggio 2011 ore 9.30 - 19.00, "Beni comuni e dono", Accademia delle Belle Arti di Napoli, via Costantinopoli.

Programma:

9.30 saluto del Presidente del Polo e della direttrice dell'Accademia delle belle Arti di Napoli
Introduzione ai lavori di Alberto Lucarelli e Ugo Olivieri.
Comunicazioni: Marino Niola, Paolo Fabbri (dono); Teresa Pullano (bene comune)
A seguire: discussione
13.30 pausa pranzo
15.00 Jacqueline Morand, Alain Caillé
A seguire: relazione dell'Accademia delle Belle Arti
17.30 Tavola rotonda finale

venerdì 18 marzo 2011

Aiutare gli altri dà più gioia del buon cibo o di un bel film


Da un articolo apparso oggi su Repubblica.
Secondo uno studio del prof. R. Ryan, docente di psicologia alla Rochester University, coloro che si dedicano ai familiari, al prossimo, al lavoro ben fatto, hanno mediamente una vita più lunga, una salute migliore e una felicità più piena, rispetto a chi si concentra sul piacere edonistico.
Insomma, per essere felici non bisogna concentrarsi troppo sulla felicità, piuttosto, bisogna concentrarsi sui rapporti che contano.

martedì 15 marzo 2011

etimologie

La parola inglese "gift" ha questa origine:
From the Old English "asgift," meaning, "payment for a wife" in the singular and meaning "wedding" in the plural. The Middle Dutch "gift," now written as "gif," meant the same, but today means "poison." The Old High German "gift" also became "poison." From the root "geb-", from which in English we get "give." There is another German word, however, which incorporates the word "gift", but which retains the older meaning of "payment for a wife". The word is "Mitgift", which is the modern German word for "dowry".
Sull'Online Etymology Dictionary si possono trovare anche molte altre espressioni curiose e non prive di suggestioni.

In questo blog invece, una sintetica ed esaustiva rassegna dell'ampio dibattito etimologico sul dono, con particolare riferimento all'indagine linguistica di Emile Benveniste.
Ambiguità, paradossi, oscurità, enigmi. Perché il fascino del dono parte già da lì.

domenica 13 marzo 2011

Il dono e la democrazia, oggi.

Il dono si presenta di fronte a noi in molte forme, gioca, si nasconde e si mostra con tutto il suo bagaglio di ambiguità e opportunità.
Come non parlare allora, oggi, dell'ultimo libro, appena pubblicato in Italia di Martha Nussbaum "Non per profitto"?
Questa è una bella recensione scritta da Luca De Biase. Ne ha parlato anche Maurizio Ferraris su Repubblica.
Tullio De Mauro, su Internazionale sintetizza così il testo della grande filosofa, che tra le molte cose importanti ci ricorda di quanto la cultura e la democrazia si costruisca grazie a persone critiche, che non hanno paura di amare i classici e perfino il greco e il latino.

mercoledì 2 marzo 2011

Seneca

ecco alcuni brani significativi:

"certi doni si danno agli amici, certi altri agli sconosciuti; il dono diventa più prezioso -pur essendo sempre lo stesso- se inaugura una catena di relazioni" (III, XII, 1).

"Quel beneficio che si realizza nell'azione del donare è già contraccambiato se viene accolto con benevolenza; l'altro beneficio, quello che consiste nell'oggetto materiale, noi non lo abbiamo ancora ricambiato, ma vogliamo ricambiarlo. All'intenzione rispondiamo con l'intenzione; ma siamo ancora debitori di un oggetto, in cambio di un altro oggetto. Per questo diciamo che se la riconoscenza consiste nel  ricevere con buona disposizione d'animo, tuttavia prescriviamo anche di ricambiare il dono ricevuto con uno simile"(II, IIIV, 1).

"Non può chiamarsi beneficio quel che viene dato per lucro. "Darò tanto e riceverò tant'altro": questo è un mercato!" (IV,XIII,3).

"Se non donassimo che per riscuotere, dovremmo morire senza fare testamento" (IV,XI, 6).

"Non mi resta altro che ciò che ho dato" (Diatribe, IV).

venerdì 25 febbraio 2011

A poco a poco

La parola dono deriva da un termine latino estremamente interessante, munus.
Munus significa sia dono che compito e sacrificio. Da subito questa parola risulta densa di significati, ambigua, affascinante.
In pratica i latini sembrano suggerirci che se vogliamo donare qualcosa a qualcuno, dobbiamo fare fatica, sacrificare qualcosa di nostro per metterlo a disposizione di un altro. Non è un impegno da poco, ma un vero e proprio compito che ci è stato affidato, un modo serio e sacro per vivere in questo mondo.
Non stupisce quindi che dal termine munus ne derivino altri, di grande rilevanza e attualità, come comunicare, comunità.
Comunicare quindi significa diffondere un dono da una persona all'altra, rendere comune.
Comunità, come si spiega bene qui, diviene un luogo in cui le persone sono legate da un obbligo, che rende unite e non completamente padrone di se stesse.
L'autore latino che ha riflettuto più profondamente su questo tema è Seneca, nel suo intenso, e forse un po' amaro, De Beneficiis. Eccone la versione integrale divisa nei sette libri.

mercoledì 26 gennaio 2011

Convegno e call for paper

"Market and Happiness. Do economic interactions crowd out civic virtues and human capabilities?"
8-9 Giugno, Università degli Studi Milano Bicocca

Per maggiori informazioni e per l'invio degli abstract ecco l'indirizzo:
http://www.happinesseconomics.net/ocs/index.php/heirs/markethappiness/index

mercoledì 19 gennaio 2011

Dopo la riunione del 10 gennaio

Ecco la sintesi degli obiettivi futuri concordati:


  1. organizzazione di un seminario annuale, focalizzato su argomenti specifici, con pochi relatori e ampio spazio per il dialogo; il primo di questi si terrà a Roma nei giorni 30 settembre 1 ottobre e servirà per gettare le basi epistemologiche comuni che il gruppo di ricerca intende condividere;
  2. i convegni continueranno con cadenza biennale;
  3. si prevede di lanciare una collana di volumi, con progetto editoriale ampio, la cui prima uscita saranno gli atti del convegno tenutosi a Milano-Bicocca nel 2008 (già pronti per la stampa);
  4. si prevede in futuro di realizzare una rivista online, che potrebbe svilupparsi a partire dai lavori seminariali: il progetto di ricerca in una prima fase si concentrerà sugli aspetti teorici, per poi però aprirsi al confronto con la società e con la polis;
  5. bisogna cercare di valorizzare questo blog.


Successivamente sono state avanzate altre proposte: 
  • realizzazione di un vero e proprio sito (in italiano e in inglese)
  • realizzazione congiunta dell'aggiornamento e dell'approfondimento della voce "dono" di wikipedia (versione italiana)