venerdì 28 ottobre 2011

Occupy Wall Street: A Gift for the Economy | Truthout

Occupy Wall Street: A Gift for the Economy | Truthout
Ecco un interessante articolo in cui si tenta di coniugare le teorie maussiane e più in generale l'economia del dono con il recentissimo fenomeno Occupy Wall Street.
Un punto molto interessante mi pare quello in cui si cita l'antropologo David Graeber: "anche in una società che si presume essere dominata dal capitalismo, le persone si possono comportare in modo eticamente corretto l'un l'altra. negli Stati Uniti come in Italia esistono molte persone che si accontentano di lavori sotto pagati, come gli insegnanti che vengono citati nell'articolo, ma anche tutti quelli che, imprenditori compresi perché no, tentano di dare un senso alla propria vita sulla base della relazionalità e dell'economia civica. Senza troppi sentimentalismi.

venerdì 21 ottobre 2011

Marcel Mauss e gli aiuti internazionali

L'aiuto allo sviluppo è stato più volte messo in discussione perché, tra l'altro, si tratta di un dono che non può essere ricambiato. Fece molto scalpore il rifiuto da parte di padre Alex Zanotelli, di una donazione di 500 milioni di lire della Fondazione Feltrinelli nel 2000 in quanto si sarebbe trattato di elemosina, di carità e non di un dono: di certo gli abitanti della baraccopoli di Korogocho non avrebbero potuto ricambiare. Si trattò di un fatto clamoroso, ma che in effetti ci porta ancora oggi a riflettere sul significato simbolico del dono e dell'aiuto allo sviluppo secondo una prospettiva maussiana. Robert Kowalski, in un articolo appena pubblicato sulla rivista "Social Comparative Welfare": il sistema dei "doni" internazionali appare come una forma perversa di doppio-legame, in quanto da un lato è orientato a rendere i paesi beneficiari autonomi, ma al tempo stesso proprio attraverso il dono, vuole escludere pratiche non di mercato. 

domenica 16 ottobre 2011

Call for Papers (filosofia e economia)

Dal 30 marzo al 1 aprile si terrà ad Osaka la conferenza Internazionale su "Etica, Religione e Filosofia". Il tema di questa edizione sarà la "Fiducia".
Le scadenze:
abstract: 1 dicembre 2011
full paper: 1 maggio 2012



Dal 5 all'8 luglio 2012 si terrà invece a Parigi un importante convegno dal titolo "Political economy and the outlook for capitalism". Si segnala che nella sezione relativa al capitale sociale ci sarà una sessione dedicata a Pierre Bourdieu (1930-2002) e alla sua particolare visione del capitale culturale e sociale.
Le scadenze:
abstract: 31 gennaio 2012
full paper: 14 maggio 2012

giovedì 6 ottobre 2011

Sul seminario del 30 settembre - 1 ottobre scorso

Ecco l'articolo apparso ieri su "Il Manifesto" scritto da Daniela Falcioni che riassume quanto abbiamo condiviso durante il seminario di Roma:

IL DONO PER USCIRE DALLA CRISI 

A partire dalla seconda guerra mondiale, l'integrazione delle nostre democrazie è avvenuta, tra l'altro, attorno alla promessa di uno sviluppo economico illimitato. L'attuale crisi del capitalismo finanziario scuote non solo le borse di mezzo mondo, ma rimette in discussione il trionfo dell'homo oeconomicus e del suo imperativo: la massimizzazione del profitto. Molto prima della deflagrazione della crisi economica attuale, ci sono stati movimenti, come quello francese legato alla Revue du Mauss, che hanno reagito a questa involuzione a partire da una riconsiderazione del dono in quanto terzo paradigma, alternativo ai modelli individualistici e olistici e alle loro traduzioni politiche. Nei primi decenni del XX secolo, Marcel Mauss ha messo in discussione il primato dell'homo oeconomicus criticando un'ideologia che avrebbe ridotto l'uomo ad «una macchina, anzi una macchina calcolatrice». Oggi le analisi di Mauss sono diventate materiali per nuove riflessioni, in Francia come altrove.
Anche in Italia il gruppo di ricerca sul dono (http://ricercasuldono.blogspot.com/), che si è riunito il 30 settembre- 1 ottobre all'università di Roma La Sapienza, per il seminario annuale, riflette da anni sulla necessità di individuare assetti socio-economici e modelli culturali che possano portarci fuori dalle secche del neo-liberismo. Le società moderne, infatti, pur essendo massicciamente utilitaristiche, hanno funzionato per secoli sulla base di riserve di senso extra utilitaristiche, come ci ha spiegato Max Weber. Queste riserve di senso sembrano ormai esaurite. Ora la questione è proprio quella di comprendere dove è possibile trovarne di nuove. In altri termini, si tratta di capire come riattivare quel capitale sociale di cui le nostre democrazie hanno bisogno per vivere. Queste sono solo alcune delle domande che si sono posti Luigino Bruni, Roberto Mancini, Ugo Olivieri, Enrico Sarnelli e molti altri che hanno partecipato all'incontro di Roma. Si tratta di una riflessione interdisciplinare che coinvolge sociologi, economisti, antropologi e filosofi. Di fronte alla crisi attuale, come sarebbe altrimenti possibile riorganizzare da cima a fondo il nostro tessuto sociale senza realizzare una convergenza di tradizioni diverse?
L'istanza comune - condivisa dai partecipanti al seminario - è che nel dono, l'interesse per l'altro sia altrettanto originario all'interesse verso se stessi: la spinta alla cooperazione non nega la considerazione di sé, ma la rilancia in un movimento che sostituisce l'inclusione all'esclusione.