giovedì 29 dicembre 2011

Ormai vicini al 2012

Il prossimo anno è alle porte e quello che stiamo lasciando è stato un anno interessante e fecondo per chi come noi è appassionato allo studio e alle mille differenti applicazioni del dono. Complice la crisi finanziaria e la evidenza della fallacia del sistema economico nel quale siamo immersi e sommersi, in molti che fino a poco tempo fa ci guardavano come fossimo dei bizzarri utopisti, si sono avvicinati al dono come meccanismo che riesce ad andare al di là delle vecchie dicotomie come quella fra stato e mercato. E così anche il nostro piccolo blog ha visto un significativo aumento dei contatti (proprio in questi giorni siamo arrivati a 8000 di cui 1200 fedelissimi) segnando così un grafico che ha un andamento molto diverso da quanto siamo soliti vedere in altre sedi...
Certo non è abbastanza: ci attende un 2012 importante, nodale, per molti aspetti e anche per quanto concerne la nostra organizzazione volutamente non istituzionalizzata, il più possibile orizzontale, aperta. L'anno prossimo e precisamente nei giorni 10 e 11 novembre ci ritroveremo a Palermo in occasione del nostro terzo convegno sul dono. Un appuntamento importante per il quale alcuni di noi stanno lavorando alacremente. A breve ci comunicheranno maggiori dettagli e la call for paper: i primi passi verso un'occasione in cui potremo confrontarci e andare avanti in questo percorso di conoscenza e di crescita comune. Buon 2012 a tutti!

lunedì 19 dicembre 2011

Un libro sul dono a Natale

Che bella sorpresa stamattina, avere scovato in rete questa bella iniziativa pubblicata lo scorso anno dalla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia! Si tratta un percorso di lettura sul dono piuttosto ampio e completo affiancato da una bibliografia ancora più dettagliata con molte proposte per i bambini di tutte le età.

martedì 13 dicembre 2011

Quale relazione esiste tra felicità e qualità della vita?

Come da altri post su questo blog, e come da alcune iniziative che hanno visto e vedono tuttora protagonisti alcuni dei "nostri" membri, un tema importante è quello della felicità, delle sue caratteristiche, delle sue determinanti. Si potrebbe pensare che essa sia direttamente correlata con la qualità della vita, e che dunque dove la vita è "buona", lì è più probabile trovare persone "felici".
A leggere la classifica sulla qualità della vita e quella sulla felicità, pubblicate da IlSole24Ore, pare che tale relazione non sia poi così certa e immediata.
Prendiamo, ad esempio, la posizione occupata dalla città in cui sono nato e vivo, Palermo, nelle due classifiche: ebbene si piazza al posto n. 102 su 107 per quanto riguarda la qualità della vita, e al primo posto per quanto riguarda la felicità.
Classifiche costruite in modo errato, o forse c'è dell'altro?

lunedì 12 dicembre 2011

L'indice sul dono

E' con grande piacere, e una punta di imbarazzo, che questa settimana vi segnalo una iniziativa online davvero molto interessante e vicina al nostro lavoro. L'Indice, la prestigiosa rivista di recensioni e attualità letteraria, ha un suo blog molto ricco e interessante. In queste ultime settimane, a firma del "nostro" Mario Cedrini, sono stati pubblicati due post sul dono: il primo in ordine temporale riguarda la recensione del volume che ho scritto insieme con Marco Aime, mentre il secondo presenta una rassegna di testi molto importanti sul dono, dall'ormai classico "Il dono nel mondo dell'utile" dell'indimenticato Alfredo Salsano, al "l'interpretazione dello spirito del dono" a cura di Pierluigi Grasselli e della "nostra" Cristina Montesi, che contiene un saggio di Alain Caillé, passando per testi di Jacques Godbout, Peter Singer e alla raccolta di saggi "Culture del dono" curata da Matteo Aria e Fabio Dei.

domenica 4 dicembre 2011

Lo scandalo economico del dono. Etica hacker e carità cristiana

Riportiamo qui l'articolo a firma di Carlo Formenti pubblicato oggi nell'inserto "La lettura" de "Il Corriere della Sera":

Natale incombe e l'incubo della corsa ai regali si avvicina. Quest'anno contribuiranno a renderlo ancora più angoscioso le tasche svuotate dalla crisi, tuttavia, anche in tempi di vacche magre, il vero problema non sono i soldi, bensì quell'obbligo alla reciprocità che ci induce ogni volta a divinare da chi potremmo ricevere regali, per non trovarci nella penosa condizione del debitore (magari per avere ricevuto qualcosa di cui avremmo volentieri fatto a meno). Sull'ambiguità del dono, sul fondo di aggressività che l'atto del donare inevitabilmente nasconde, antropologi, filosofi, psicologi e sociologi hanno versato fiumi d'inchiostro (vedi, fra l'altro, la recente uscita della raccolta di saggi Oltre la società degli individui. Teoria ed etica del dono, editore Bollati Boringhieri, curata da Francesca Brezzi e Maria Teresa Russo), convergendo su un concetto largamente condiviso e cioè che il donatore acquisisce sempre potere nei confronti del donatario: nella migliore delle ipotesi, il potere di costringerlo alla reciprocità, nella peggiore, che si realizza quando il donatario non è in grado di ricambiare, quello di metterlo in uno stato di permanente soggezione.