venerdì 24 febbraio 2012

Nuovo articolo su Journal of Business Ethics


Dopo quello pubblicato sul Journal of Management Development, di cui avevamo dato notizia qui, è adesso uscito un altro articolo, pubblicato stavolta sul Journal of Business Ethics, dal titolo "The Logic of Gift and Gratuitousness in Business Relationships", a firma del sottoscritto. Il tema di fondo è costituito dall'analisi del rapporto tra la logica del dono e le relazioni economiche, anche alla luce della Caritas in Veritate. In particolare, l'articolo si focalizza su relazioni interne all'organizzazione (con i dipendenti) e relazioni esterne (con i clienti), cercando di dimostrare come di fatto in questi ambiti la logica del dono sia stata spesso abusata e male interpretata.

lunedì 20 febbraio 2012

Ricerca sul dono è anche in spagnolo!

Carissimi, grazie alla nostra Giuliana Ingellis dell'Università di Valencia, Ricerca sul dono è ora anche in spagnolo, in una versione del blog che riprende alcune nostre notizie, ma che tratterà anche informazioni e riflessioni più tipicamente ispaniche. A questo indirizzo trovate quindi il nostro hermanito espanol, Sobre el don.  Un ottimo regalo per festeggiare il traguardo raggiunto da qualche giorno di 10.000 lettori! 

martedì 14 febbraio 2012

Il nostro primo libro

E' con grande gioia che segnaliamo la pubblicazione del primo libro frutto della collaborazione nata proprio nel nostro gruppo di appassionati del dono. Si tratta di "Il dono. le sue ambivalenze e i suoi paradossi" curato da Luigino Bruni e Guglielmo Faldetta, che raccoglie numerosi contributi. Oltre ai due curatori ci sono saggi di Serge Latouche, Roberto Mancini, Fulvio Carmagnola, Mario Vergani, Carmelo Torcivia, Cristiano Maria Bellei, Marco Aime e Anna Cossetta, Daniela Falcioni, Mario Lucchini e Barbara Sena. Si tratta infatti della pubblicazione di alcuni spunti emersi nel bellissimo primo convegno che si è svolto il 18 e il 19 settembre del 2008 quando, di fatto, grazie proprio a Luigino Bruni e a Guglielmo Faldetta, abbiamo iniziato questa avventura. Il libro è già disponibile presso la casa editrice Di Girolamo che lo ha pubblicato.

Segnalo inoltre un importante evento che si svolgerà il giorno 21 febbraio 2012 alle ore 17.00 e che vedrà protagonisti, tra gli altri, proprio Luigino Bruni e Serge Latouche a Incisa Val d'Arno presso il polo Lionello Bonfanti. Qui potete trovare tutti i dettagli.

venerdì 10 febbraio 2012

Call for papers

Oggi vi segnaliamo due importanti convegni che prevedono la possibilità di sottoporre paper.
Il primo in ordine di scadenza, è quello organizzato dal NEPS
(Network of European Peace Scientists), e si terrà il 25-27 giugno prossimi a Berlino. Qui trovate il pdf della call che scade il 18 febbraio 2012. Nel board c'è anche il "nostro" Raul Caruso.
Il secondo invece è organizzato dalla ACEI (Association for Cultural Economics International) e si terrà a Kyoto, Japan, il prossimo 21 giugno. Possono partecipare giovani ricercatori (meno di 35 anni). La scadenza è prevista per il 1 marzo 2012. Qui il pdf della call


mercoledì 1 febbraio 2012

Il rock del dono


Il "caso Celentano" e il dono del suo astronomico compenso per intervenire al Festival di Sanremo ci fornisce uno spunto interessante per riflettere (ancora!) sul dono e il mercato. Dono e mercato convivono da molti anni. Una lotta spesso sotterranea, invisibile; una convivenza talvolta difficile, ma portata avanti con rassegnazione e qualche volta con impennate d’orgoglio. E’ chiaro: il mercato, avido e assolutista vuole inglobare tutto, anche il dono, che tuttavia è troppo vecchio e malizioso per farsi prendere così facilmente.
L’idea di chiedere al mercato per poi donare è interessante, ma sembra tutta figlia del mercato. In un momento in cui di denaro ce n’è poco -quanto meno nelle tasche di coloro che devono pagare il canone televisivo- destinare cifre da capogiro a chicchessia per una ospitata televisiva appare francamente poco sopportabile e così l’interessato decide di ribaltare il fronte comunicando che “donerà in beneficienza”. Un atto che sembra avere qualche parentela con la filantropia, ma qualcosa stride con più forza, perché in questo caso non si sta davvero chiedendo al mercato, ma a una forma di Stato spesso mascherata e contaminata anch’essa (la Rai e le sue mille dimensioni). Forse basterebbe solo un po’ più di ordine e di equità.