giovedì 27 marzo 2014

Arte e dono fra Italia e Svizzera

Dal 22 marzo al 18 maggio le sale del Museo Tornielli di Ameno, sul lago d'Orta, ospitano un allestimento basato sulla relazione dono e arte. Il tema della mostra si ispira quindi alle teorie di Marcel Mauss che definisce il dono come "fatto sociale totale": lo scambio di beni è uno dei modi più comuni e universali per creare relazioni umane, implicando una forte componente di libertà che, nel gesto artistico, vede uno dei momenti più creativi e relazionali.
Tra gli artisti in mostra Marianne Werefkin, Antonio Calderara, Francesca Ferreri, Alessandro Fabbris, Alia Scalvini, Gosia Turzeniecka, Collectif Indigène, Nina Haab, Anna Masdea.

venerdì 14 marzo 2014

Due nuovi volumi

Recentemente sono usciti due nuovi testi curati da autori che partecipano al nostro gruppo e che si occupano da prospettive diverse dei nostri "temi".

"Benessere e felicità: uscire dalla crisi globale. Percorsi interdisciplinari del Laboratorio Federiciano" è stato curato da Caterina Arcidiacono, ordinario di  psicologia di comunità. Il testo si inserisce nell'ambito della riflessione condotta dal gruppo "A piene mani. Dono, dis-interesse e beni comuni" dell'Università Federico II di Napoli ed è edito dalla Diogene Edizioni. Il libro è un invito corale alla riflessione sulla felicità come capacità di valorizzazione della rete relazionale (Pulcini), e quindi uno sguardo aperto verso il futuro che proprio la relazione rende possibile. Economia, psicologia, filosofia del diritto, letteratura, divengono quindi delle chiavi di lettura accomunate dal fatto che non solo le persone possono stare in relazione, ma anche i sistemi e quindi i beni comuni.

Il secondo testo è L'Associazionismo familiare in Umbria. Cura, dono ed economia del bene comune. Curato dalla nostra Cristina Montesi insieme con Pierluigi Grasselli e con la prefazione di Stefano Zamagni. Franco Angeli editore.  Il libro è il risultato di una lunga e accurata ricerca interdisciplinare tra Economia, Statistica e Psicologia. Il testo risulta interessante perché propone spunti di riflessione che possono riguardare tutta la società italiana e in particolare la spesso mancata attenzione reale della politica ai bisogni della famiglia, che spesso diventa uno strumento retorico di propaganda, piuttosto che un ambito in cui intervenire. La necessità di un'armonizzazione tra famiglia e lavoro di mercato, attraverso tempi più flessibili, capaci di tenere conto del tempo dell'esistere, del prendersi cura, del crescere. Perché, per riprendere la conclusione di Stefano Zamagni Concordia parve res crescunt.