La diffusione capillare della Rete ha modificato le nostre abitudini, ma soprattutto il modo di relazionarci con gli altri. E quindi ha cambiato radicalmente anche le nostre possibilità di dono. Una delle forme più recenti e interessanti attraverso la quale si realizza il meccanismo del dono è quella del crowdfunding. Si tratta, come dice la parola stessa, di un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro per sostenere le iniziative più diverse: una nuova idea imprenditoriale, una emergenza umanitaria, una attività di culturale o di ricerca scientifica ecc. Si tratta di una realtà che ha permesso di raccogliere nella sola Europa e nel solo 2012, ben 300 milioni di euro, circa un terzo di quanto è stato raccolto a livello mondiale (i dati sono stati ripresi dalla ricerca Crowdfunding Industry Research). Il meccanismo è abbastanza semplice: alcuni siti specializzati si fanno promotori di un'idea: questa viene valutata e chiunque può donare un suo contributo affinché si realizzi. In Italia esistono 16 piattaforme di questo tipo e molte sono in fase di realizzazione: la Consob sta infatti svolgendo una ricerca per comprendere meglio il fenomeno e proporre una normativa adeguata in linea con il Decreto Sviluppo.Se i tempi verranno rispettati (lo speriamo anche se il periodo pre elettorale non è dei migliori...) l'Italia potrebbe essere uno dei primi paesi in Europa ad avere una regolamentazione di questo fenomeno e tentare così una strada diversa, trasparente ed efficiente, per donare e sostenere le iniziative in cui si ripone fiducia.
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